La mia esperienza su un iPad vintage si arricchisce di nuovi, interessanti dettagli che aiutano a capire come Apple pianifichi e gestisca l’obsolescenza dei suoi dispositivi.
Partiamo dalla batteria. L’altro giorno ho usato iPad per prendere appunti per quasi quattro ore. Ovviamente non sono state quattro ore di uso continuato: di tanto in tanto il dispositivo andava in stop, ma diciamo comunque che ho scritto per almeno due ore. Al termine la batteria era scesa da 100 a 75%, che non mi sembra male per un iPad di sette anni.
L’aspetto che più mi ha colpito finora, comunque, è la gestione della autenticazione a due fattori, cioè quel livello di sicurezza supplementare per cui posso accedere al mio account iCloud solo digitando sul dispositivo un codice a sei cifre che appare su un altro dispositivo. Ovviamente ai tempi di iOS 5 neanche si sapeva cosa fosse l’autenticazione a due fattori, quindi al vecchio iPad manca proprio l’interfaccia per usare questa funzione.
Eppure il probloema è stato risolto in un modo brillante: iCloud invia il codice a sei cifre a un altro dispositivo, mentre su iPad appare un avviso che mi chiede di inserire la mia password seguita dalle 6 cifre.
Evidentemente qualcuno in Apple ha pensato al problema e ha studiato una soluzione indubbiamente efficace. Alla faccia di chi è sicuro del contrario.